sabato, marzo 24, 2018

Nell'era dei social

se non sei sui social...non esisti.
Sì, perchè, nell'era dei social, gli auguri di Natale, Pasqua, compleanno, matrimoni, nascite, divorzi ti arrivano solo dai social.
Diversamente...chi vuoi che si ricordi di te?
Eppure, le ricorrenze delle persone a cui voglio bene li ricordo anche senza FB o IG o qualche altra diavoleria.
Magari, usando una di quelle vecchie cose di carta che..aspetta come si chiamano pure   ah, sì, agende.
Avete presente quelle cose con la copertina cartonata oppure con il calendario del telefono oppure...semplicemente associando un nome ad un evento.
Ricordo i compleanni di tutte le persone che mi hanno toccato la vita, nel bene e nel male.
Beh, sì ricordo anche quelli di chi mi ha semplicemente sfiorato, usato, fatto incazzare.
So chi festeggia il Natale e chi lo considera una festa superflua. Chi si prepara alla Pasqua e chi invece la schiva. Chi vive un giorno come qualcosa da dimenticare e, anche in quell'occasione, un abbraccio, se pur virtuale, non può mancare.
Mi sembro tanto la mia vecchia zia, se si ricordava i compleanni di tutti e non ne mancava mai uno. Mamma mia, un genio del male, di quei geni che non si incontrano quasi più. Sui calendari non segnava nulla. Era tutto nella sua testa. Ed eravamo davvero tanti. Nipoti, figli dei nipoti, figli dei figli dei nipoti... eppure non ne ha mai mancato uno.
Comunque vada, un messaggio ci vuole. Magari una telefonata o, perchè no, uno di quei vecchi biglietti d'auguri presi in tabaccheria. Quelli con gli auguri scritti a lettere dorate, che fanno tanto anni 70. Forse sarebbe meglio uno di quei biglietti fatti a mano, non uno dei miei che fanno lezzo ma ...tanto è il pensiero che conta.
Quei pensieri che ti fanno sentire una persona speciale, un'amica anche se non ci si vede e ci si sente da un po'.
Sono quegli auguri che arrivano subito dopo la mezzanotte, che ti dicono: ehi, sei la prima (io ho sempre amato essere la prima a fare gli auguri alle amiche e alle persone che hanno toccato la mia vita.
Mi sono sempre vantata di avere amiche che si ricordano sempre di me, nel bene e nel male, ma, ho scoperto che, nell'era dei social, è triste compiere gli anni se non sei più su FB perchè nessuno si ricorda di te.
Poi c'è chi ti sorprende con una telefonata inaspettata e ti fa una ramanzina sulla vita e su come affrontare i "compiti elefante" o chi, anche he se sommersa in mille casini, il tempo per gli auguri lo trova sempre e ti dice: ti aspetto. Vieni quando vuoi.
Sono quei pensieri che ti accendono la giornata e ti fanno vivere un compleanno speciale. Unico. Incredibile. Sbriluccicante.
Insomma, avete capito quello che voglio dire, vero?



Mely




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